gli amici miei
Il Blog vuole ricordare la Firenze degli Amici Miei, riprendere alcuni aspetti del film che a molti intenditori possono essere sfuggiti, condividere storie e particolari che possano arricchire il tema.
Saturday 7 January 2012
I luoghi di amici miei
C'è chi ha lavorato tanto per riscontrare i luoghi del film. Vi consiglio questo link: "i luoghi di amici miei"
Friday 18 November 2011
La stazione Santa Maria Novella nel 2011
Passando all'interno della stazione non possiamo non soffermarci sui binari della scena degli schiaffi: "buon viaggio Signore!!" con la risposta da lontano: "li mortacci tuaaa"
Ricordate cosa dice il Melandri,, reduce dalla delusione amorosa, mentre scendono le scale di corsa?
Vuoi saperne di più sulla architettura e la storia della stupenda Stazione fiorentin, inaugurata nel 1934?
Fai click qui
Friday 11 November 2011
Che succede Paolini?
Pee pee pe pe peppe peeeeee
Vigile:
Lei ha clacsonato!
Perozzi (in macchina verso il Melandri che si volta verso
di lui):
'ttu ha clacsonato?
Melandri:
Ioo, nooo
Ah si, ho appoggiato appena il
gomito
E' un clacson sensibilissimo
basta toccarlo vede?
peeeeee
anche col gomito:
peeeeee
certe volte lo sfioro appena così
peeeeee
Perozzi:
non è possibile
Melandri:
come no, prova?
Perozzi (che si sporge verso il posto anteriore):
fa un po' vedere
eeeeeh davvero!
Melandri:
visto?
Perozzi:
il mio invece è duro
per farlo sonare bisogna
Melandri (rivolto al Vigile):
ma che fa, scrive?
provi, provi anche lei,
basta la punta di un dito (e gli
mostra il dito)
vede?
peeeeee
eh!
Conte Mascetti (attraversando la strada):
Terapia Tapioco
Prematurata la supercazzona o
scherziamo?
Vigile:
prego?
Conte Mascetti: (tira fuori gli occhiali e li
pulisce con un panno):
mi permetta (pausa)
no, io,
eh,
scusi
noi siamo in quattro
come se fosse antani anche per
lei soltanto in due oppure in quattro anche
scribacchia antefondina
come antifurto per esempio
Vigile:
macchè antifurto mi faccia il
piacere
questi signori qui stavano
sonando loro
un s'intrometta
Conte Mascetti:
no aspetti
mi porga l'indice
ecco
lo alzi così
guardi
guardi
guardi
lo vede il dito?
lo vede che stuzzica?
e prematura anche? (risate dalla
macchina e colpetto di clacson)
Allora io le potrei dire,
anche con il rispetto
dell'autorità
che anche soltanto le due cose
come vicesindaco
capisce?
Vigile:
Vicesindaco?!
(risate dalla macchina)
Basta così
mi seguano al commissariato
Perozzi (uscendo dalla macchina):
no, no, attenzione
noo
astensonpaltati secondo
l'articolo 12 son
abbia pazianza
sennò
posterdati per due
anche un pochino antani
prefettura
Conte Mascetti:
senza contare che la supercazzola
prematurata
ha perso i contatti col terapia
tapioco
Perozzi:
dopo
Necchi (esce dal negozio e attraversa la strada):
Che succede Paolini?
Vigile:
Noo, nulla, Buongiorno Signor
Necchi
Necchi:
Buongiorno
Ciao (rivolto agli amici)
Gli amici:
ciao
Vigile:
questi signori hanno voglia di
giocare
o cche ssono amici sua?
Necchi:
ma certo Paolini
sonavano per avvisarmi
via abbia pazienza
solo due colpettini così:
peee
peee
Necchi:
Paolini
un vorrà mica farne una questione
via, lei è sempre stato una
persona ragionevole
Vigile:
ho belle e capito
si farà finta di passar da
bischero
Necchi (battendogli la mano sulla spalla):
bravo Paolini
Salutano il vigile
Conte Mascetti:
Senti Necchi, tu non ti devi
permettere di intervenire quando io faccio la supercazzola
Necchi:
se non c'ero io vi portava tutti
via col carrattrezzi
Conte Mascetti:
ma quale carroattrezzi....
Perozzi:
ma cosa dici coglione, hai visto
come ci stava
Necchi:
sie sie
(Entrano in macchina, il Necchi
dietro accanto al Perozzi, il Mascetti a fianco del Melandri alla guida)
Conte Mascetti:
il gioco stava funzionando
perfettamente
ce l'avevamo in mano
Necchi:
la fava c'avevate in mano
(e partono in macchina)
come se fosse la prima volta che
vi scoprono
Conte Mascetti:
Ma quando mai è successo?
Necchi:
e quel capomastro che ti ruppe il
naso?
Sunday 6 November 2011
Amici miei II: l'inizio
Stazione di S. maria Novella
Primo piano sul capostazione che fischia e sul treno i partenza
Voce di sottofondo del Perozzi:
"Buon viaggio signore!"
- ohi! Ma icche succede?
.....
Il Mascetti:
"Ragazzi, al binario 3 parte il locale per Empoli!"
Primo piano sul capostazione che fischia e sul treno i partenza
Voce di sottofondo del Perozzi:
"Buon viaggio signore!"
- ohi! Ma icche succede?
.....
Il Mascetti:
"Ragazzi, al binario 3 parte il locale per Empoli!"
Il Perozzi
Davanti alla tomba del Perozzi, dopo lo scherzo del vedovo.
I quattro parlano di lui.
Rambaldo:
Fu verso il ‘66 mi pare, o giu di lì.
Sfonfo sulla foto ovale del Perozzi, poi in dissolvenza scompare ed appare Via Magliabechi con Il Perozzi che, ancora notte, appena uscito dal giornale, cammina verso piazza S. Croce.
Dietro si nota la parte posteriore della Biblioteca nazionale
FOTO scattata il 5/11/2011
Narratore: Lello Mascetti
A quell’epoca il Perozzi era già capo cronista
Il Perozzi incontra un netturbino in bicicletta:
- Buongiorno
- Buongiorno Sor Perozzi
Il Perozzi gli dà il giornale
- Domani, te ttu scioperi
- Si?
- Si, c’è scritto qui
- meno male!
(Voce di sottofondo del Mascetti che racconta)
Usciva dal giornale proprio all’ora in cui i fornai aprono bottega
L’inquadratura si sposta su una persona che apre il bandone del forno (Dov’è il forno?). La bottega si trova vicino all’angolo dove c’è un grande tabernacolo.
Dietro l’angolo ecco scendere il Perozzi dalla macchina appena parcheggiata che di soppiatto attraversa la strada fino ad entrare in un portone.
La SIgnora, nuda, moglie del fornaio, lo vede dalla finestra, lo sente entrare, e si mette sotto le lenzuola ad aspettarlo.
- Giorgio?
- Si?
- Ma icche ttu ffai?
- Eccomi
E appare nudo, che si copre le parti intime con il giornale “La Nazione”
- Indovina icche c’è qui ddietro
Lei avvicina lo sguardo
- O icche gli ha fatto iPPapa?
- Ohhh vai vai, si legge dopo il giornale
------------------------------------------
Mascetti che narra:
- Dopo, quando si era fatto per bene la fornaia, andava a farsi un po’ anche il marito con il quale gli piaceva coltivare un simpatico rapportino
Il Perozzi entra nel forno
- Che ce li ha i cornetti oggi Sor Antonio?
- Sempre ce li ho (pausa) Sor Perozzi (pausa) Caldi caldi!
Il perozzi ne mangia uno
- Caldi caldi, proprio fatti ora, eh? Me ne incartii un altro paio per la mi’ moglie!
Il fornaio apre il forno e ne prende alcuni con la pala
- Glieli prendo di qua, appena sfornati!
e continua:
- eh, anche stanotte ha fatto l’alba eh Sor Perozzi? Sarà stracco morto!
- eh, specialmente alle reni, si, ma ormai c’ho fatto l’abitudine, tornare a casa prima mi parrebbe di perdermi il meglio!
- ebbè, ecco servito Sor Perozzi (gli porge il sacchetto di carta con i cornetti)
- Grazie, (pausa) servito anche lei Sor Antonio (gli porge una banconota)
- Buona giornata
-------------------------------------
I quattro parlano di lui.
Rambaldo:
Fu verso il ‘66 mi pare, o giu di lì.
Sfonfo sulla foto ovale del Perozzi, poi in dissolvenza scompare ed appare Via Magliabechi con Il Perozzi che, ancora notte, appena uscito dal giornale, cammina verso piazza S. Croce.
Dietro si nota la parte posteriore della Biblioteca nazionale
FOTO scattata il 5/11/2011
Narratore: Lello Mascetti
A quell’epoca il Perozzi era già capo cronista
Il Perozzi incontra un netturbino in bicicletta:
- Buongiorno
- Buongiorno Sor Perozzi
Il Perozzi gli dà il giornale
- Domani, te ttu scioperi
- Si?
- Si, c’è scritto qui
- meno male!
(Voce di sottofondo del Mascetti che racconta)
Usciva dal giornale proprio all’ora in cui i fornai aprono bottega
L’inquadratura si sposta su una persona che apre il bandone del forno (Dov’è il forno?). La bottega si trova vicino all’angolo dove c’è un grande tabernacolo.
Dietro l’angolo ecco scendere il Perozzi dalla macchina appena parcheggiata che di soppiatto attraversa la strada fino ad entrare in un portone.
La SIgnora, nuda, moglie del fornaio, lo vede dalla finestra, lo sente entrare, e si mette sotto le lenzuola ad aspettarlo.
- Giorgio?
- Si?
- Ma icche ttu ffai?
- Eccomi
E appare nudo, che si copre le parti intime con il giornale “La Nazione”
- Indovina icche c’è qui ddietro
Lei avvicina lo sguardo
- O icche gli ha fatto iPPapa?
- Ohhh vai vai, si legge dopo il giornale
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Mascetti che narra:
- Dopo, quando si era fatto per bene la fornaia, andava a farsi un po’ anche il marito con il quale gli piaceva coltivare un simpatico rapportino
Il Perozzi entra nel forno
- Che ce li ha i cornetti oggi Sor Antonio?
- Sempre ce li ho (pausa) Sor Perozzi (pausa) Caldi caldi!
Il perozzi ne mangia uno
- Caldi caldi, proprio fatti ora, eh? Me ne incartii un altro paio per la mi’ moglie!
Il fornaio apre il forno e ne prende alcuni con la pala
- Glieli prendo di qua, appena sfornati!
e continua:
- eh, anche stanotte ha fatto l’alba eh Sor Perozzi? Sarà stracco morto!
- eh, specialmente alle reni, si, ma ormai c’ho fatto l’abitudine, tornare a casa prima mi parrebbe di perdermi il meglio!
- ebbè, ecco servito Sor Perozzi (gli porge il sacchetto di carta con i cornetti)
- Grazie, (pausa) servito anche lei Sor Antonio (gli porge una banconota)
- Buona giornata
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