Friday 18 November 2011

La stazione Santa Maria Novella nel 2011

Passando all'interno della stazione non possiamo non soffermarci sui binari della scena degli schiaffi: "buon viaggio Signore!!" con la risposta da lontano: "li mortacci tuaaa"



Ricordate cosa dice il Melandri,, reduce dalla delusione amorosa, mentre scendono le scale di corsa?

Vuoi saperne di più sulla architettura e la storia della stupenda Stazione fiorentin, inaugurata nel 1934?

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Friday 11 November 2011

Che succede Paolini?


Pee pee pe pe peppe peeeeee

 Vigile:
Lei ha clacsonato!

 Perozzi (in macchina verso il Melandri che si volta verso di lui):
'ttu ha clacsonato?

 Melandri:
Ioo, nooo
Ah si, ho appoggiato appena il gomito
E' un clacson sensibilissimo
basta toccarlo vede?
peeeeee
anche col gomito:
peeeeee
certe volte lo sfioro appena così
peeeeee

 Perozzi:
non è possibile

 Melandri:
come no, prova?

 Perozzi (che si sporge verso il posto anteriore):
fa un po' vedere

eeeeeh davvero!

 Melandri:
visto?

 Perozzi:
il mio invece è duro
per farlo sonare bisogna

 Melandri (rivolto al Vigile):
ma che fa, scrive?
provi, provi anche lei,
basta la punta di un dito (e gli mostra il dito)
vede?
peeeeee

eh!

 Conte Mascetti (attraversando la strada):
Terapia Tapioco
Prematurata la supercazzona o scherziamo?

 Vigile:
prego?

 Conte Mascetti: (tira fuori gli occhiali e li pulisce con un panno):
mi permetta (pausa)
no, io,
eh,
scusi
noi siamo in quattro
come se fosse antani anche per lei soltanto in due oppure in quattro anche
scribacchia antefondina
come antifurto per esempio

 Vigile:
macchè antifurto mi faccia il piacere
questi signori qui stavano sonando loro
un s'intrometta


 Conte Mascetti:
no aspetti
mi porga l'indice
ecco
lo alzi così
guardi
guardi
guardi
lo vede il dito?
lo vede che stuzzica?
e prematura anche? (risate dalla macchina e colpetto di clacson)
Allora io le potrei dire,
anche con il rispetto dell'autorità
che anche soltanto le due cose
come vicesindaco
capisce?

 Vigile:
Vicesindaco?!

(risate dalla macchina)
Basta così
mi seguano al commissariato

 Perozzi (uscendo dalla macchina):
no, no, attenzione
noo

astensonpaltati secondo l'articolo 12 son
abbia pazianza
sennò
posterdati per due
anche un pochino antani
prefettura

 Conte Mascetti:
senza contare che la supercazzola prematurata
ha perso i contatti col terapia tapioco

 Perozzi:
dopo

 Necchi (esce dal negozio e attraversa la strada):
Che succede Paolini?

 Vigile:
Noo, nulla, Buongiorno Signor Necchi

 Necchi:
Buongiorno

Ciao (rivolto agli amici)

 Gli amici:
ciao

 Vigile:
questi signori hanno voglia di giocare

o cche ssono amici sua?

 Necchi:
ma certo Paolini
sonavano per avvisarmi
via abbia pazienza
solo due colpettini così:

peee
peee

 Necchi:
Paolini
un vorrà mica farne una questione
via, lei è sempre stato una persona ragionevole

 Vigile:
ho belle e capito
si farà finta di passar da bischero

 Necchi (battendogli la mano sulla spalla):
bravo Paolini

Salutano il vigile

 Conte Mascetti:
Senti Necchi, tu non ti devi permettere di intervenire quando io faccio la supercazzola

 Necchi:
se non c'ero io vi portava tutti via col carrattrezzi

 Conte Mascetti:
ma quale carroattrezzi....

 Perozzi:
ma cosa dici coglione, hai visto come ci stava

Necchi:
sie sie

(Entrano in macchina, il Necchi dietro accanto al Perozzi, il Mascetti a fianco del Melandri alla guida)
 Conte Mascetti:
il gioco stava funzionando perfettamente
ce l'avevamo in mano

 Necchi:
la fava c'avevate in mano
(e partono in macchina)
come se fosse la prima volta che vi scoprono

 Conte Mascetti:
Ma quando mai è successo?

 Necchi:
e quel capomastro che ti ruppe il naso?


Sunday 6 November 2011

Amici miei II: l'inizio

Stazione di S. maria Novella
Primo piano sul capostazione che fischia e sul treno i partenza

Voce di sottofondo del Perozzi:
"Buon viaggio signore!"

- ohi! Ma icche succede?

.....


Il Mascetti:

"Ragazzi, al binario 3 parte il locale per Empoli!"

Il Perozzi

Davanti alla tomba del Perozzi, dopo lo scherzo del vedovo.
I quattro parlano di lui.
 
Rambaldo:
Fu verso il ‘66 mi pare, o giu di lì.
 
Sfonfo sulla foto ovale del Perozzi, poi in dissolvenza scompare ed appare Via Magliabechi con Il Perozzi che, ancora notte, appena uscito dal giornale, cammina verso piazza S. Croce.
Dietro si nota la parte posteriore della Biblioteca nazionale
 
FOTO scattata il 5/11/2011
 

Narratore: Lello Mascetti
A quell’epoca il Perozzi era già capo cronista
 
Il Perozzi incontra un netturbino in bicicletta:
 
- Buongiorno
 
- Buongiorno Sor Perozzi
 
Il Perozzi gli dà il giornale
- Domani, te ttu scioperi
 
- Si?
 
- Si, c’è scritto qui
 
- meno male!
 
(Voce di sottofondo del Mascetti che racconta)
Usciva dal giornale proprio all’ora in cui i fornai aprono bottega
 
L’inquadratura si sposta su una persona che apre il bandone del forno (Dov’è il forno?). La bottega si trova vicino all’angolo dove c’è un grande tabernacolo.
Dietro l’angolo ecco scendere il Perozzi dalla macchina appena parcheggiata che di soppiatto attraversa la strada fino ad entrare in un portone.
 
La SIgnora, nuda, moglie del fornaio, lo vede dalla finestra, lo sente entrare, e si mette sotto le lenzuola ad aspettarlo.
 
- Giorgio?
 
- Si?
 
- Ma icche ttu ffai?
 
- Eccomi
 
E appare nudo, che si copre le parti intime con il giornale “La Nazione”
 
- Indovina icche c’è qui ddietro
 
Lei avvicina lo sguardo
 
- O icche gli ha fatto iPPapa?
 
- Ohhh vai vai, si legge dopo il giornale
 
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Mascetti che narra:
- Dopo, quando si era fatto per bene la fornaia, andava a farsi un po’ anche il marito con il quale gli piaceva coltivare un simpatico rapportino
 
Il Perozzi entra nel forno
 
- Che ce li ha i cornetti oggi Sor Antonio?
 
- Sempre ce li ho (pausa) Sor Perozzi (pausa) Caldi caldi!
 
Il perozzi ne mangia uno
- Caldi caldi, proprio fatti ora, eh? Me ne incartii un altro paio per la mi’ moglie!
 
Il fornaio apre il forno e ne prende alcuni con la pala
- Glieli prendo di qua, appena sfornati!
 
e continua:
- eh, anche stanotte ha fatto l’alba eh Sor Perozzi? Sarà stracco morto!
 
- eh, specialmente alle reni, si, ma ormai c’ho fatto l’abitudine, tornare a casa prima mi parrebbe di perdermi il meglio!
 
- ebbè, ecco servito Sor Perozzi (gli porge il sacchetto di carta con i cornetti)
 
- Grazie, (pausa) servito anche lei Sor Antonio (gli porge una banconota)
 
- Buona giornata
 
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Il Fornaio

Segni dell'Alluvione

Firenze, 5/11/2011. Segni delle alluvioni a Firenze

Saturday 29 October 2011

Le sottocoppe di Peltro

Melandri si affaccia nel corridoio della casa in grembiule
“è pronto è pronto”!
Andate a tavola”
E rientra in cucina

In sottofondo grida di bambine che giocano

Inquadratura nella sala da pranzo dove Donatella accoglie gli ospiti
Prima Necchi e a ruota il conte Mascetti

Donatella:
prego, alla mia sinistra

Necchi:
grazie grazie

Donatella:
lei è qui (rivolgendosi al Mascetti)

Mascetti:
Grazie Signora, (e si accomoda)

Perozzi:
Grazie

Sassaroli
(mentre si sistema a capo tavola)
questo è il posto mio

Mascetti:
ma che s’aspetta, non era pronto?

Melandri (dalla cucina):
Momento, la giacca
(e arriva con un vassoio coperto)

Mascetti:
oh, finalmente

(Il Melandri arriva alla tavola dando un calcio al cane per fare posto)

Sassaroli:
Ma non c’è la domestica?

Melandri:
ne abbiamo presa una a mezzo servizio (pausa)
Questa .... dorme a casa sua

Il Perozzi si serve il vino e il Melandri:

aaahhhhh attento!!

Perozzi:
ahhhh, (pulisce il collo della bottiglia col tovagliolo)
senti, ma perché non ci metti delle sottocoppe di peltro

Necchi (indica)
È vero è vero

(tutti annuiscono)

Mascetti:
e poi sono anche pratiche
(alza il bicchiere e mima la sottocoppa)
Si mettono sotto il bicchiere

Sassaroli (interrompe)
Per carità!
Guardi che in questa casa non si può parlare di
Sottocoppe di peltro

E’ vero architetto?

Melandri:
chirurgo, tagliati lo sformato sennò poi dici che è freddo
(alza il coperchio)

Sassaroli:
ah perché questo sarebbe uno sformato?

Melandri:
sissignore!!! (con rabbia)

Mascetti (alza le mani)
Beh no, quello che è giusto è giusto
L’architetto ha ragione
Sformato è sformato

Più sformato di così…. Sembra un aborto!
uh

Melandri:
(al mascetti)
Caro amico in questa casa non si bada alla forma
Ma alla sostanza

Sassaroli:
eh no
non parliamo di sostanza vero?
Due kg e mezzo in meno

Perozzi:
di che?

Sassaroli:
le bambine.
Appena arrivato sono andato in bagno e le ho pesate

E anche tu sai Donatella, sei sciupata

Melandri
Come sciupata?

Sassaroli
Sembri invecchiata di cinque anni
Non prendi aria,
non fai dello sport
non monti a cavallo?

Melandri
Monta monta,
diglielo diglielo (a Donatella)

Donatella:
ogni 15 giorni!
È come non montare affatto

Necchi:
certo, neanche il tempo per il maneggio

Mascetti:
montala di più Rambaldo

Melandri:
(fa il verso di tirargli dietro il coperchio)

Necchi:
anche le bambine sono stentarelle
pallidine
oh signora
non le porta a sciare?

Donatella
Ma cosa dice anche lei?
Sci, cavalli, il mare, sottocoppe di peltro

Macchi se li ricorda più?
Qui un paio di scarpe per andare a scuola
Già diventano un problema

Io faccio miracoli (disperata)
Ma non basta mai
Mai!!

Melandri:
ma amore: Cippa lippa (prendendole la mano)

Donatella:
tu
tuuuu

Melandri:
io cosa?
(arreso guarda gli altri e lei)
Io faccio l’impossibile
Di che cosa m’accusi?

Donatella
Di non essere più quel personaggio straordinario che eri al telefono

Mascetti:
e per forza al telefono eravamo ….

Melandri (urla)
Zitto!!!

Donatella:
e poi

che hai fatto il passo più lungo della gamba!!!

Sassaroli:
(batte il pugno sul tavolo)
Smettila!
Che cosa sono queste scene a tavola?
E adesso svelta, vai in bagno a lavarti la faccia
E torna solo quando ti sei calmata

AVANTI!!!
Marshh!!

Donatella
(Posa il tovagliolo e si alza)

Tutti si accaniscono sul Melandri dando ragione a lei

Mascetti:
eh su

Sassaroli (al Melandri)
E tu?
Come le permetti di trattarti in questo modo!!
Davanti a tutti

Mascetti (avvicina il braccio e gli prende la mano al Melandri)
Cippa lippa

Sassaroli:
a proposito di bambine
(si alza e va in sala)
Che cosa fate voi ancora alzate a quest’ora?
Eh?
A letto subito!
Uno due, uno due! Marsh!!

Bambine:
ciao papi, ciaoi papi
buonanotte papi!

Sassaroli:
ma dico
che famiglia è questa?
Ma che razza di capo famiglia sei tu??
Eh?

Necchi:
certo non ha mica tutti i torti!

Melandri:
papiiii
io ti spacco la testaaaa!
(Alza la sedia e il sassaroli indietreggia, gli altri si alzano per fermarlo)
Papiiii

Tutti:
mettila giù (la sedia)

Perozzi:
ha preso il coltello!!
Giù il coltello!

Necchi:
un taglia, l’è da pesce!

Mascetti:
c’è anche il pesce?

Perozzi:
si surgelato!

Meladri (al Sassaroli):
mi hai rifilato una pazza isterica, una megalomane!

Sassaroli:
l’hai conosciuta dallo psichiatra
cosa volevi che fosse
e che cosa vuoi da me?
Ohhhh


Melandri:
lasciatemiiii
(piange)

Perozzi (lo fa sedere in poltrona)
Ora sfogati

Mascetti
Su su non fare così
Cippa lippa!!

Necchi:
dategli un po’ d’acqua

Melandri
No, whisky
Ingrata
Troia
Proprio ingrata
Io più di così cosa potevo fare
Mi sono rimesso anche a lavorare in proprio
5 tombe di famiglia ho fatto
Io ho sacrificato tutto tutto

(il sassaroli si riaffaccia con il piatto pieno e mangia in piedi mentre li guarda)

Perozzi:
suvvia non ci pensare
vuoi venire a prendere una boccata d’aria? Eh?

Melandri
No

Mascetti
Vuoi che ti portiamo a far pipì?

Melandri
No

Perozzi
Che si potrebbe fare per fargli passare… lo so!
Si va alla stazione

Tutti:
giusto!
Buona idea!

Mascetti
È quello che ci vuole

Sassaroli:
a far che alla stazione?

Perozzi
Te un ti preoccupare
Piuttosto dacci una mano a convincere il melandri

Sassaroli
E che ci vuole a convincerlo?
Caro melandri, ascolta bene il parere di un clinico:
(lo prende sottobraccio e lo aiuta ad alzarsi)
Diagnosi: una donna così tu non la reggi

Melandri
No

Sassaroli
Ora:
scaricala!

Melandri
Ma come faccio

Sassaroli
Te ne vai
Piano piano
(e lo spinge fuori)

Tutti
Ma certo

Sassaroli
Passo passo

Mascetti
Il soprabito?

Melandri
È su in camera

Sassaroli
Lascialo stare
Andiamo sccccc

Melandri
Ma come la affronto?

Mascetti
Ma che te ne frega?

Melandri
Che le dico?

Mascetti
Niente, te ne vai e non ti fai più vedere

Melandri
Ma loro come fanno?

Perozzi
Viaa, bella com’è un altro bischero lo ritrova subito

Melandri
(mentre attraversa la porta si ferma si volta)
Ma io l’amoooo

Tutti
Sccccccccc

Necchi
Zitto ti sente

Mascetti
Queste sono cose secondarie senza importanza

Necchi
Ma poi ti passa

Sassaroli
Anch’io ho sofferto
Ho sofferto come un cane per quasi tre quarti d’ora!!
Cammina!